In tutte le librerie dal 27 maggio 2010.
I GIUDIZI:
«Lo stile di Chris Kuzneski è elettrizzante come le sue storie.»
CLIVE CUSSLER
«Un romanzo emozionante dall’inizio alla fine... Una perla per gli amanti dell’avventura.»
STEVE BERRY
«Chris Kuzneski è il miglior scrittore di thriller avventurosi della nuova generazione.»
JAMES ROLLINS
«Un romanzo in cui storia, avventura e azione si integrano alla perfezione.»
Publishers Weekly
L'AUTORE:
Chris Kuzneski è nato e cresciuto nell’Indiana. Dopo essere stato ammesso all’University of Pittsburgh, ha dovuto abbandonare le proprie ambizioni sportive – era una stella del football – a causa di un infortunio e ha quindi deciso di seguire un master in scrittura creativa. Il suo primo romanzo è stato rifiutato da tutti gli agenti cui lo aveva mandato, ma lui non si è arreso e oggi è considerato l’autore di romanzi d’avventura più interessante del panorama anglosassone.
UN BRANO:
"Costruito nel 1475, Agia Tiada era stato ristrutturato in diverse occasioni, ma era rimasto sempre fedele alle sue origini post bizantine. Il luogo della carneficina. Lì era morta più di una persona, quello era certo. A giudicare dalle apparenze, supponeva tra le cinque e le dieci vittime. Erano state uccise sulla mensa dell'altare e poi trascinate subito verso la porta laterale. Lo dedusse dalla lunga scia di sangue. Le vittime, non appena trucidate, avevano continuato a sanguinare mentre venivano portate via."
Chris Kuzneski - IL TRONO DI DIO
Traduzione di Gian Paolo Gasperi
Casa Editrice Nord
Collana: Narrativa
Pagine: 432
Prezzo: € 19.60
Italia, 1890. Mentre passeggia per le strade di Napoli, un uomo crolla a terra, svenuto. Portato in ospedale, agonizzante e in preda al delirio, continua a ripetere ossessivamente una sola parola: «Il trono...»
Grecia, oggi. Il monastero di Agia Triada, il più isolato e inaccessibile del complesso di edifici arroccati sulle cime di Meteora, è la scena di un crimine raccapricciante: un gruppo di assassini decapita sette monaci e getta i loro cadaveri oltre le mura. Chiamato a indagare, l’ispettore Nick Dial dell’Interpol si convince che quegli uomini erano alla ricerca di qualcosa, e il ritrovamento di una camera segreta è solo il primo, piccolo passo verso la soluzione del mistero...
Russia, oggi. Richard Byrd è in fuga. Non sa chi lo vuole morto, tuttavia sa il perché: dopo anni di ricerche, è finalmente riuscito a rintracciare un indizio che svelerebbe il luogo in cui è nascosto un tesoro leggendario. Le uniche persone in grado di proteggerlo sono Jonathon Payne e David Jones, due ex soldati delle forze speciali diventati consulenti del governo americano. Però, subito dopo aver mandato loro un disperato messaggio d’aiuto, Richard viene ucciso a San Pietroburgo...
Decisi a fare luce su quell’omicidio, Jones e Payne vengono così coinvolti in un’avventura che li porterà prima in Russia e poi in Grecia, braccati da nemici pronti a tutto pur di difendere un segreto custodito da millenni...
I GIUDIZI:
«Lo stile di Chris Kuzneski è elettrizzante come le sue storie.»
CLIVE CUSSLER
«Un romanzo emozionante dall’inizio alla fine... Una perla per gli amanti dell’avventura.»
STEVE BERRY
«Chris Kuzneski è il miglior scrittore di thriller avventurosi della nuova generazione.»
JAMES ROLLINS
«Un romanzo in cui storia, avventura e azione si integrano alla perfezione.»
Publishers Weekly
L'AUTORE:
Chris Kuzneski è nato e cresciuto nell’Indiana. Dopo essere stato ammesso all’University of Pittsburgh, ha dovuto abbandonare le proprie ambizioni sportive – era una stella del football – a causa di un infortunio e ha quindi deciso di seguire un master in scrittura creativa. Il suo primo romanzo è stato rifiutato da tutti gli agenti cui lo aveva mandato, ma lui non si è arreso e oggi è considerato l’autore di romanzi d’avventura più interessante del panorama anglosassone.
UN BRANO:
"Costruito nel 1475, Agia Tiada era stato ristrutturato in diverse occasioni, ma era rimasto sempre fedele alle sue origini post bizantine. Il luogo della carneficina. Lì era morta più di una persona, quello era certo. A giudicare dalle apparenze, supponeva tra le cinque e le dieci vittime. Erano state uccise sulla mensa dell'altare e poi trascinate subito verso la porta laterale. Lo dedusse dalla lunga scia di sangue. Le vittime, non appena trucidate, avevano continuato a sanguinare mentre venivano portate via."
Se lo conosci lo eviti. Pessima scrittura, storia pretenziosa ma senza logica, personaggi spavaldi da classico telefilm americano anni '70. Una lettura che è solamente un inutile spreco di tempo
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