L'angolo dedicato ai libri del blog "Dentro al Replay"

giovedì 25 febbraio 2010

news in libreria: "Una tempesta qualunque" di William Boyd

Fonte: librinews.com del 25/02/2010

Titolo: Una tempesta qualunque
Titolo originale: Ordinary Thunderstorms
Genere: Gialli Horror Thriller Noir
Autore: William Boyd
Traduzione: M. Morini
Editore: Giano
Collana: Nerogiano
Anno di Pubblicazione: 2010
Informazioni: pg. 447
Codice EAN: 9788862510684
Prezzo di copertina: € 18.00

Vestito di tutto punto, abito grigio, camicia bianca e cravatta marrone, Adam Kindred, trentenne climatologo americano sbarcato a Londra per un colloquio di lavoro, dopo aver vagato lungo il Tamigi dalle parti del Chelsea Bridge, decide di varcare la soglia di un ristorante italiano, senza avere alcuna idea del fatto che nel giro di un paio d’ore la sua vita cambierà completamente.
Servito con riguardo dai camerieri, per via forse dell’abito o del suo aspetto di giovane uomo distinto, pallido, dai lineamenti regolari, Adam è a metà di una scaloppina, quando un altro avventore solitario si sporge verso di lui per chiedergli l’ora esatta. Accento americano, inglese perfetto, il tizio si presenta come il dottor Philip Wang, immunologo. Scambia qualche parola con un certo brio, poi saluta e se ne va.
Adam è a metà del tiramisù quando si accorge che Wang ha dimenticato una cartellina di plastica trasparente su una sedia. Allunga la mano e vede che sul davanti c’è una taschina contenente il biglietto da visita del dottore, con un indirizzo londinese: Ann Boleyn House, Sloane Avenue, SW3.
Meno di un’ora dopo, con la cartellina sotto al braccio, il giovane climatologo è alla Ann Boleyn House, un residence Art Déco con un impettito portiere in uniforme nella lobby. Firma il registro e, al settimo piano, entra nell’appartamento di Wang per restituirgli la cartellina. Wang, però, giace sul suo letto, in una pozza di sangue. La camera è sottosopra, gli abiti sparpagliati ovunque, i cassetti tirati via. Dal maglione fradicio del Dottore ancora vivo spunta l’impugnatura di un coltello da pane.
«Tiralo fuori», chiede Wang. Adam fa appena in tempo a estrarre il coltello che il dottore muore con un piccolo rantolo simile a uno sbuffo di esasperazione. Così, con un gesto imprudente carpito da un uomo in agonia, cominciano i guai di Kindred. Il giovane climatologo perderà tutto: casa, famiglia, amici, lavoro, reputazione, passaporto, carte di credito, cellulare, la sua stessa identità.
Avrà la polizia e un killer alle calcagna e una taglia sulla testa, e dovrà rifugiarsi nei sotterranei della megalopoli e tra le case popolari dell’East End, in mezzo a prostitute, evangelisti, bizzarre donne poliziotto...


«Una novella dickensiana sugli interstizi della megalopoli e le sue spietate regole di sopravvivenza.» [Lara Crinò, La repubblica delle donne]
«Probabilmente Boyd ha scritto più libri classici veri di qualsiasi altro suo contemporaneo.» [Sunday Telegraph]



Straordinario thriller sulla fragilità dell’identità sociale e sui segreti celati nel ventre oscuro di una grande città, ‘Una tempesta qualunque’ (Ordinary Thunderstorms) di William Boyd, pubblicato in Italia da Giano Editore, tesse una trama avvincente attraverso un picaresco tour nei vari strati della moderna vita metropolitana.

Si tratta di un thriller veloce e entusiasmante in cui un giovane in cerca di lavoro diventa, per una serie di circostanze, ricercato per un omicidio che non ha commesso. Un incontro casuale e rapidissimo, scatena una vera e propria tempesta nella vita del giovane che per salvarsi sarà costretto a vivacchiare nel ventre sporco e lurido della città.
In perfetto stile hitchcockiano, William Boyd tesse una trama grondante di idee, travolgendo il lettore con la sua marea narrativa che esplora nel profondo la fragilità della nostra identità sociale, in cui la corruzione nel cuore delle grandi imprese e dei segreti che si celano nel ventre sporco di ogni città, imperano in ogni angolo visibile e invisibile.
Un thriller che aiuta a riflettere su quanto possa diventare devastante la nostra vita, quando, non per colpa nostra, ci si ritrova improvvisamente ad avere perso tutto, casa, famiglia, amici, lavoro, reputazione, passaporto, soldi, carte di credito, telefono cellulare e la stessa speranza di poter recuperare il tutto.

Nono romanzo di Boyd, ‘Una tempesta qualunque’ è una miscela accattivante di inganni e pericoli che confermano l’amore innato e il talento dell’autore per le storie rapide e incisive, che ne fanno uno dei migliori narratori di genere in lingua inglese.


L’AUTORE -
William Boyd è nato ad Accra, in Ghana, il 7 marzo del 1952 e vive oggi a Londra. È considerato uno dei grandi scrittori inglesi viventi. Il suo primo romanzo, A God Man in Africa (1981), vinse il Whitbread First Novel Award e il Somerset Maugham Award.
Tra le sue opere si segnalano: An Ice-Cream War (finalista del Booker Prize 1982), Brazzaville Beach (James Tait Black Memorial Prize 1990), The Blue Afternoon (Sunday Express Book of the Year 1993, Los Angeles Times Book Prize 1996). Con Neri Pozza ha pubblicato Ogni cuore umano, Inquietudine e Le nuove confessioni.


Il sito web dell’autore
www.williamboyd.co.uk

giovedì 18 febbraio 2010

news in libreria: "L'ultimo libro" di Zoran Živković

Zoran Živković - "L'ULTIMO LIBRO"

Titolo originale: Poslednja knjiga, 2007
Traduzione: Jelena Mirkovic e Elisabetta Boscolo Gnolo
Casa Editrice TEA, collana Narrativa TEA
pagg. 233 - euro 10,00


Che cosa terribile! Purtroppo alla libreria Il Papiro si è verificato un triste incidente.
Il signor Todorović, uno dei clienti più affezionati, è morto improvvisamente, mentre stava leggendo un libro seduto su una poltrona. Vera Gavrilović, una delle due libraie, è costernata, e quando arriva l’ispettore Dejan Lukić, per un semplice controllo, gli comunica a cuore aperto tutto il suo sconcerto e la sua preoccupazione.
Non è che l’inizio, ahimè, perché al primo si sussegue un altro decesso, e poi un altro. Le morti sono inspiegabili, l’unica traccia è che tutte le vittime stavano leggendo un libro. Per Dejan, poliziotto amante dei libri, e Vera, libraia appassionata, comincia una strana indagine, sempre più incalzante, che si allargherà e si complicherà fino a coinvolgere addirittura la polizia segreta. Finché non s’imbatteranno nell’ultimo libro...

Mentre la storia si dipana, svolta dopo svolta, le pagine di questo romanzo, nitide e scorrevoli, inducono con disinvolta maestria a riflettere sulle questioni che più appassionano chi ama i libri: che rapporto c’è tra un autore e i suoi personaggi? Qual è la relazione tra sogno e letteratura? Cosa succede quando si apre un libro? Alla sua prima traduzione in Italia, Zoran Živković si presenta con un romanzo che racchiude l’essenza del suo inconfondibile mondo narrativo: raffinato, immaginifico, surreale.


TEA pubblica L’ultimo libro (Poslednja knjiga, 2007), prima traduzione italiana per lo scrittore serbo Zoran Živković. L’autore segue la narrativa di fantascienza fin dal 1979, quando conseguì un master con una tesi sulle opere di Arthur C. Clarke. Ha scritto e organizzato una serie televisiva sul cinema di fantascienza, spettacolo che in seguito ha ispirato un libro di saggi critici. È inoltre autore di una Enciclopedia della fantascienza in due tomi.

L’ultimo libro racchiude in sé l’essenza di un inconfondibile universo narrativo: raffinato, immaginifico e surreale. La trama si sviluppa intorno all’attività della piccola libreria Il Papiro. Un giorno un cliente muore mentre è comodamente seduto su una poltrona. Un fatto triste e nulla più, però quando altri clienti muoiono, iniziano le indagini condotte da un poliziotto amante dei libri (e della libraia). Emerge immediatamente un fatto curioso: tutti i decessi, apparentemente inspiegabili, sono avvenuti nel momento in cui i clienti stavano leggendo le stesso libro. L’ultimo libro...

L’autore. Zoran Živković è nato nel 1948 a Belgrado, dove vive con la moglie e i due figli gemelli. Ha compiuto studi di filologia e teoria della letteratura all'università della sua città, dove, dal 2007, tiene corsi di scrittura creativa.
Ha pubblicato diciotto volumi di narrativa e cinque di saggistica, con i quali ha vinto numerosi premi, in patria e all'estero.
Le sue opere sono tradotte in molti paesi, tra i quali Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Olanda, Russia, Spagna, Stati Uniti e Ucraina.
Nel 2003 con The Library ha vinto il premio World Fantasy Award assegnato a Washington, nella categoria romanzo breve.


«L'ultimo libro ha la struttura di un romanzo poliziesco, ruota intorno a un bel numero di morti misteriose. Però, quando si tratta di arrivare al dunque, apre l'orizzonte su una serie di riflessioni che trascendono la realtà del "qui e ora". Che obbligano il lettore a rimettere in discussione molte delle sue convinzioni.»
Alessandro Mezzena Lona, Il Piccolo

«Un thriller intelligente e avvincente.»
Roberto Carnero, Il Mattino

«Sotto la veste del giallo, Živković fa passare alcune sue idee su letteratura alta e letteratura bassa, sui generi letterari, in un confronto con la storia.»
Diego Zandel, La Gazzetta del Mezzogiorno

«Con una scrittura leggera come le ali di una farfalla, Zoran Živković avvince il lettore in un incanto narrativo fatto di echi letterari, tipici della letteratura alta, e di emozioni e colpi di scena, caratteristici di un giallo.»
Annalisa Stancanelli, La Sicilia

«Un poliziotto bibliofilo e una dolce libraia indagano. Il destino è scritto. Non aprite quel volume...»
Corriere della Sera

«L’ultimo libro è un cammeo raro, una ventata di antico esoterismo in questi tempi in cui non si conosce vergogna e pudore, in cui l’eccesso è parola chiave di successo ed attenzione.»
Gigliola Reboani, e-cremonaweb.it

«Živković non è soltanto un autore un po' démodé, ma anche un visionario con un suo personalissimo concetto del giallo... [Un] sorprendente romanzo di un'ancor più sorprendente indagine.»
Laura Grimaldi, Il Sole 24 Ore

«Forse è troppo presto dare a Zoran Živković la corona di “nuovo” Borges, ma è senz’altro il maggior candidato.»
The New York Times Book Review

«Živković scrive con una leggerezza e un tocco piacevolissimi, se si pensa alla schiera dei laboriosi seguaci postmoderni di Borges e Calvino. Le sue storie sono sottilmente stimolanti, non soltanto per i loro risvolti filosofici, quanto per la comprensione dell’esperienza di tutti noi dello spazio e del tempo.»
Publishers Weekly

«L’ultimo libro di Zoran Živković è un avvincente thriller postmoderno, che ricorda alla lontana Il nome della rosa. Con una soluzione ancora più ingegnosa e raffinata.»
Nordwest Zeitung

«Come nei racconti di Kafka, le grandi idee non sembrano mai cadere dall’alto. Sgorgano, piuttosto, dal cuore stesso delle sue storie.»
Time Out

«Il più visionario e talentuoso scrittore di fiction speculativa al mondo.»
The New York Review of Modern Fiction

giovedì 11 febbraio 2010

news in libreria: "La chiave dell'Apocalisse" di James Rollins

Da oggi in libreria!


James Rollins - LA CHIAVE DELL'APOCALISSE

Inghilterra, 1086. Il censimento ordinato da Guglielmo il Conquistatore è stato finalmente portato a termine. La summa di quel lavoro immane è un volume in cui sono elencate tutte le terre e le proprietà del regno. Ma ben presto strane voci cominciano a circolare, e nessuno sa perché due luoghi sono indicati con un'unica, enigmatica parola scritta in inchiostro cremisi: devastato. Circondata da un'aura di mistero, quell'opera monumentale passerà alla storia con un titolo inquietante: "Il libro del Giorno del Giudizio".

Oggi. Tre omicidi nell'arco di poche ore. Prima il figlio di un senatore americano che svolgeva attività di volontariato in una fattoria nel Mali; poi un sacerdote, esperto di archeologia e studioso di san Malachia, ucciso da un'esplosione all'interno della basilica di San Pietro; infine un professore di biologia molecolare, trovato morto nel suo laboratorio a Princeton. Tre vittime connesse da un dettaglio raccapricciante: sui cadaveri è stata impressa a fuoco una croce celtica. E lo scenario che si presenta agli agenti della Sigma si complica ulteriormente quando le indagini del comandante Grayson Pierce rivelano il coinvolgimento di una multinazionale impegnata nella produzione di alimenti geneticamente modificati. Come mai una ricerca che potrebbe alleviare le sofferenze delle popolazioni africane sembra essere legata a un oscuro flagello che ha colpito l'Inghilterra nel XI secolo e alle visioni di un santo che ha profetizzato la fine del mondo?

Titolo originale: "The Doomsday Key"
Editrice Nord (collana Narrativa Nord)
Traduzione: Gian Paolo Gasperi
2010 - 468 pagine - € 19.60


Fonte: librinews.com

«Enigmi storici e scenari tecno-scientifici inquietanti per un’avventura intensa e suggestiva che conferma lo straordinario talento di James Rollins.» [Booklist]
«Manoscritti perduti, profezie sconvolgenti, esperimenti genetici… Sospeso tra passato e presente, un romanzo imperdibile per gli amanti dell’avventura.» [Publishers Weekly]
«La chiave dell’apocalisse è il romanzo più avvincente di James Rollins.» [Library Journal]


Inconfondibile per la sua perenne ricerca di solide basi scientifiche e riferimenti storici appropriati, James Rollins torna da oggi in libreria, per i tipi Nord, con il romanzo ‘La chiave dell’Apocalisse’, pubblicato in edizione originale nel giugno del 2009 con il titolo ‘The Doomsday Key’.

In questo sesto volume della serie ‘Sigma Force’, l’autore affronta la più grande minaccia per il genere umano in un’avventura che si svolge dal Colosseo alle vette ghiacciate della Norvegia, dalle rovine delle abbazie medievali alle tombe dei re celtici. L’incubo finale è incentrato all’interno di un talismano sepolto in un antico manufatto conosciuto come il Key Doomsday.

James Rollins riesce a coinvolgere il lettore attraverso lunghi brani descrittivi, contorte spiegazioni scientifiche e fatti storici verosimili, aumentando la tensione progressivamente in un thriller avvincente e tortuoso che esplora i temi della sovrappopolazione umana e degli alimenti geneticamente modificati.

Una lettura avvincente ed emozionante per un technothriller sorprendente e brillante, uno dei migliori di James Rollins.


L’AUTORE – James Rollins è stato per vari anni un apprezzato veterinario ma, a un certo punto della sua vita, ha deciso di anteporre al lavoro le sue tre grandi passioni: la speleologia, le immersioni subacquee e, soprattutto, la scrittura.

Fin dal suo esordio, si è segnalato come una delle voci più nuove e convincenti nel campo del romanzo d’avventura; grazie a La mappa di pietra (Nord, 2006), L’ordine del sole nero (Nord, 2007), Il marchio di Giuda (Nord, 2007), La città sepolta (Nord, 2008) e L’ultimo oracolo (Nord, 2009), ha raggiunto un meritatissimo successo di pubblico e di critica. Attualmente vive in California.

Sito ufficiale dell’autore (in lingua inglese) jamesrollins.com



Leggi qua le mie altre "impressioni a caldo" sui romanzi di James Rollins.

venerdì 5 febbraio 2010

News in libreria: "Morsa di ghiaccio" di Clive e Dirk Cussler

Fonte: librinews.com del 05/02/2010

Il riscaldamento globale tra finzione e realtà in "Morsa di ghiaccio"di Clive e Dirk Cussler

Titolo: Morsa di ghiaccio
Titolo originale: Arctic Drift
Autori: Clive Cussler e Dirk Cussler
Traduzione: Paola Mirizzi Zoppi
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno di Pubblicazione: 2010
Informazioni: pag. 504
Codice EAN: 9788830427518

Prezzo di copertina: € 19.60

Pubblicato negli Stati Uniti nel novembre del 2008 arriverà nelle librerie italiane l’11 febbraio 2010, ‘Morsa di ghiaccio’ (Arctic Drift), ventesimo volume della serie ‘Dirk Pitt’ creata da Clive Cussler insieme al figlio Dirk Cussler, un romanzo che in sintesi parla di una scoperta rivoluzionaria che potrebbe combattere efficacemente il riscaldamento globale, ma una serie di morti improvvise al largo della costa canadese del Pacifico e alcuni incidenti diplomatici al confine tra Stati Uniti e Canada, rischiano di portare a un terribile conflitto i due Paesi...

Il direttore della NUMA, Dirk Pitt, e i suoi due figli, i gemelli Dirk jr. e Summer, hanno ben ragione di sospettare che ci sia un elemento in comune fra tutti questi avvenimenti, ma sono anche consapevoli di avere poco tempo prima che la situazione precipiti, trascinando anche loro nel disastro.
L’unica traccia in loro possesso, un misterioso minerale che potrebbe essere la chiave di volta per risolvere il problema del riscaldamento globale, ma tutti quelli che vengono in contatto con esso finiscono per impazzire.

In quest’ultima ventesima avventura di Dirk Pitt, i due Cussler hanno superato se stessi, infarcendo il romanzo di suspense mozzafiato e audace fantasia, proponendo un tour de force da leggere tutto d’un fiato, un’avventura emozionante tra realtà e fantasia, che sono poi i tratti caratteristici di questa fantastica serie.

IL LIBRO – Oceano Artico, 1848. La Erebus è bloccata dai ghiacci, come già la sua compagna, la Terror. La spedizione guidata da sir John Franklin è fallita, ma il particolare più terribile è che, nelle ultime settimane prima della fine, l’equipaggio è caduto preda di una sorta di follia, che ha spinto gli uomini ad atti di insensata crudeltà.
Oceano Artico, 2011. Dirk junior e Summer, i due figli gemelli di Dirk Pitt, sono impegnati in una serie di rilevazioni oceanografiche per conto della NUMA, quando si imbattono in una nave alla deriva. I marinai a bordo sono morti. Nessun segno di lotta né di scontro.
E non è la prima volta che questo accade, tanto che tra i locali cominciano a diffondersi leggende sulle morti misteriose. E sembra che ci sia davvero qualcosa di molto strano nella zona, visti gli incidenti navali che si verificano nelle acque al confine tra Stati Uniti e Canada.
Disastri imprevisti che rischiano di portare i due paesi sull’orlo di un conflitto, proprio in un momento in cui la situazione negli Stati Uniti è drammatica a causa di una terribile crisi energetica. Chiamati a intervenire, Dirk Pitt, Al Giordino e gli uomini della NUMA si dovranno scontrare con l’avidità umana e con complesse e oscure macchinazioni, ma soprattutto con un territorio spietato che non lascia possibilità di errore.

GLI AUTORIClive Cussler è nato nel 1931 ad Alhambra, in California, da madre americana e padre tedesco. Interrotti gli studi al Pasadena City College, si è arruolato nell’Aviazione, partecipando alla guerra di Corea. Negli anni ‘60 ha lavorato nella pubblicità, dapprima come copywriter e in seguito come direttore creativo di una delle più importanti agenzie degli Stati Uniti.
Ha esordito nella narrativa nel 1973 con Enigma, che racconta la prima straordinaria avventura di Dirk Pitt, l’eroe che ha conquistato i lettori d’avventura di tutto il mondo. Nel 1978 ha fondato la National Underwater & Marine Agency (NUMA), un’associazione non-profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di importanza storica.
In vent’anni di attività, che lo stesso Cussler ha raccontato in Cacciatori del mare, la sua squadra di ingegneri e sommozzatori ha portato a termine con successo oltre sessanta operazioni (la più famosa delle quali è il recupero del sottomarino confederato «Hunley»). La sua seconda passione, dopo l’avventura, sono le automobili d’epoca, di cui possiede una vasta e assai famosa collezione, comprendente oltre ottanta pezzi.
Recentemente ha avviato una nuova serie di romanzi, i «NUMA Files», scritti in collaborazione con Paul Kemprecos, il primo dei quali è Il serpente dei Maya. Sposato con Barbara Knight per 48 anni, Clive Cussler ha tre figli e due nipoti e divide il suo tempo tra le montagne del Colorado e i deserti dell’Arizona.

Dirk Cussler, laureato a Berkeley, ha lavorato per molti anni in campo finanziario prima di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa, sulle orme del padre, che ha seguito partecipando attivamente a numerose spedizioni della NUMA.

Il sito ufficiale della NUMA (in inglese) www.numa.net