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venerdì 11 marzo 2011

"Il tesoro dell'imperatore" di Steve Berry: impressioni a caldo

Steve Berry - IL TESORO DELL'IMPERATORE

È solo un incubo, ma sta diventando un'ossessione: Cotton Malone continua a rivivere in sogno l'attentato di Città del Messico in cui è rimasto ucciso Cai Thorvaldsen, un giovane e brillante diplomatico danese. Un attentato che lui non è riuscito a sventare e che gli ha cambiato la vita: dopo le dimissioni da agente operativo del dipartimento di Giustizia americano, Malone si è infatti trasferito a Copenhagen dove, grazie all'aiuto del padre della vittima, il miliardario Henrik Thorvaldsen, ha aperto una libreria antiquaria. Henrik però non ha mai smesso d'indagare sulla morte dell'amato figlio e adesso ha finalmente il nome del colpevole: Lord Graham Ashby, un losco trafficante d'opere d'arte, di recente reclutato dal Club di Parigi - una lobby di avidi speculatori europei - per scoprire dov'è stato nascosto il leggendario tesoro di Napoleone. Animato da un bruciante desiderio di vendetta, Henrik chiede allora a Cotton di ricostruire la storia del tesoro, di localizzarlo prima di Ashby e di sventare così i piani del Club di Parigi. E l'unico modo per riuscirci è rintracciare un enigmatico volume, citato da Napoleone nel proprio testamento e affidato al suo maggiordomo pochi giorni prima di morire. Ben presto, però, Malone viene a sapere che pure il governo degli Stati Uniti è interessato alla cattura di Ashby, perciò è costretto a fare una scelta: onorare il debito di riconoscenza nei confronti dell'amico o rimanere fedele al suo Paese...

Titolo originale: The Paris vendetta (2009)
Casa Editrice Nord
Trad. di Elisa Villa
2010 - pp. 504 - € 18,60


Steve Berry è uno dei miei autori preferiti, ma questa volta mi ha deluso.
Confesso che fino a metà racconto ho perfino avuto il dubbio di avere per le mani un romanzo di Berry: trama piatta, nessuna tensione, dialoghi scialbi, insomma un modo di scrivere completamente diverso dal solito che mi ha perfino fatto pensare che il libro non l'avesse scritto lui ma un dilettante alle prime armi.
Dalla metà in poi, però, il racconto entra nel vivo, lo stile ritorna "familiare", la tensione sale, la trama diventa avvincente ma... non basta per poter dare al libro un giudizio del tutto positivo.
La storia lascia aperte situazioni per ulteriori sviluppi futuri, attenderò con fiducia di ritrovare... il mio autore preferito!


L'AUTORE
Steve Berry è da venticinque anni uno stimato avvocato nella Camden County. Spinto dalle sue due grandi passioni, la Storia e la narrativa, agli inizi degli anni ’90 comincia a dedicare gran parte del suo tempo e delle sue conoscenze alla stesura di romanzi e racconti.
Dopo aver venduto i diritti de Il terzo segreto (Nord, 2005) e de La Profezia dei Romanov (Nord, 2007) in tutto il mondo, Berry si è confermato un autore di bestseller internazionali grazie al clamoroso successo di L’ultima cospirazione (Nord, 2006), Le ceneri di Alessandria (Nord, 2007), L’ombra del Leone e, appunto, La tomba di ghiaccio, che raccontano le avventure di Cotton Malone, un ex agente operativo del dipartimento di Giustizia americano che si è trasferito a Copenaghen per gestire una libreria antiquaria.


LA RECENSIONE DI IBS.it
Copenhagen e Bastia: partono da queste due città gli eventi narrati per poi susseguirsi, incalzanti, dalla Danimarca alla Corsica, dall’Inghilterra alla Francia. Ad ogni capitolo, il racconto si sposta, con serrata regolarità, sulle tracce dei protagonisti.
Copenhagen è la città in cui si muove Cotton Malone che, abbandonata la carriera di agente operativo del dipartimento di giustizia, ha deciso di dedicarsi ad una libreria antiquaria. Bastia invece è la città corsa in cui hanno inizio le vicende riguardanti Lord Ashby, avido aristocratico britannico, impegnato nella ricerca di un tesoro. In questo nuovo episodio della serie ideata da Steve Berry con protagonista Cotton Malone, dopo il successo mondiale de L’ultima cospirazione, l’agente Malone viene coinvolto in un altro avvincente mistero: rintracciare il responsabile della morte del giovane Cai, uno delle tante vittime dell’attentato di Città del Messico che l’ex agente non è riuscito a sventare e per cui non riesce a darsi pace.
Lord Ashby, in Corsica, è invece sulle tracce di un bottino, per conto del Club di Parigi - società di avidi speculatori alla ricerca di un tesoro: “l’oro di Napoleone”. Si tratta di un’immensa ricchezza accumulata attraverso bottini di guerra, le cui uniche tracce sarebbero nascoste in un volume affidato da Napoleone in persona al suo maggiordomo, poco prima di morire.
Due eventi lontani, tenuti insieme dal medesimo personaggio: Lord Ashby. A lui e al suo nome sarebbe riconducile la morte del giovane Cai, a lui e al suo Club, sarebbero rivolti tutto l’odio e il desiderio di vendetta di Henrik Thorvaldsen, il padre della vittima.
Il tempo della narrazione è quello odierno, eppure la materia con cui Steve Berry gioca, è legata a tempi lontani. La ricerca di un tesoro, un bottino nascosto a cui da decenni si sta tentando di risalire. Unici indizi: le confuse versioni riguardo il nascondiglio, le numerose e false informazioni ancora oggi in circolazione, i racconti dei molteplici infruttuosi tentativi.
Le sue ricerche sembrano muoversi sullo sfondo di intrighi federali di portata internazionale, che includono il sistema economico-politico globale, interessi che implicano il coinvolgimento di un ben più nutrito numero di persone. E club segreti a cui, tra messaggi occultati tra le pagine di un libro, si collegano complotti politici.
La giusta commistione di componenti, che possiede il magnetismo e il fascino del romanzo storico, la suspense del thriller d’avventura, il vigore dell’intrigo poliziesco.
L’autore trova una comune piattaforma che concede alle differenti parti di colloquiare con solidità, permette ai generi su cui lavora di equilibrarsi vicendevolmente. Il risultato è una fusione di materie sottratte a un mondo lontano, legate a vicende dai vaghi contorni, di tesori leggendari, ritrovati e riesumati, esplorati in una realtà moderna.
Ultimo esperimento con cui Steve riesce a dare ulteriore prova delle sue qualità, dimostrando, ancora una volta, la potenza narrativa della sua scrittura.



I COMMENTI DEI LETTORI
Devo dire che leggendo la prima metà di questo libro ho incontrato grosse difficoltà a ritrovare l'azione e la suspance che caratterizzano lo stile di Steve Berry soffrendone, per qualche pagina, la noia dei riferimenti storici. L'autore infatti impiega un po' di capitoli a impostare quell'intreccio storico/caratteriale che solo nella seconda metà del libro riesce a diventare utile a creare quell' "action movie" che mancava. Buono il finale che lascia al lettore alcune riflessioni su ciò che Berry ha in mente per i prossimi capitoli della serie.

Un altro avvincente romanzo di Berry con protagonista Cotton Malone. La storia ci porta dalla Corsica alla Francia passando per l'Inghilterra sulle tracce del famoso tesoro di Napoleone. Un libro molto ben scritto e scorrevole. Chi ha amato i capitoli precedenti non potrà non amare anche questa nuova avventura. Davvero consigliato.

A me è piaciuto nè più nè meno degli altri romanzi di Berry, consigliatissimo se amate il genere!

Più passa il tempo e più i libri di S. Berry diventano illeggibili. Questo poi è talmente ridicolo da non meritare ulteriori commenti. Personalmente, dopo aver letto quanto di lui fin qui pubblicato, ho deciso di dire BASTA!

Ottimo Thriller fanta-politico, dall'azione incalzante e dai risvolti etici importanti. Il personaggio di Cotton Malone è diventato più serio e convincente, nelle prossime avventure azione e introspezione saranno garantiti di certo.


Leggi qua le mie altre recensioni dei libri di Steve Berry.