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venerdì 16 aprile 2010

"L'uomo di Pietroburgo" di Ken Follett: impressioni a caldo


Ken Follett - L'UOMO DI PIETROBURGO

Londra, 1914. l'impero britannico sta vivendo la sua ultima lunga estate. La Germania si prepara alla guerra e l'Inghilterra cerca disperatamente alleati. La soluzione sembra poter venire dalla Russia. Churchill, primo lord dell'ammiragliato, si reca da lord Stephen Walden per ottenere il suo aiuto. Il giovane principe Aleksey Orlov, nipote dello zar Nicola, sta per giungere a Londra per dei colloqui segreti, e lord Walden nonsolo lo ospiterà, ma rappresenterà l'Inghilterra al tavolo delle trattative. Ma ci sono altre persone interessate alla presenza a Londra del principe Orlov: Charlotte, la figlia dei Walden, caparbia e idealista; Basil Thomson, capo della sezione speciale, e soprattutto Feliks Ksessinsky, l'anarchico russo, l'uomo senza paura venuto da Pietroburgo. Via via che le trattative si protraggono, i destini di questi personaggi s'intrecciano ineluttabilmente e, mentre l'Europa si prepara alla catastrofe della guerra, si svolge l'ultima tragedia familiare che sconvolgerà l'esistenza di lord Walden. L'atmosfera di un'epoca che sta per scomparire rivive in questo romanzo di Ken Follett ricco di azione, suspance, romanticismo.

Titolo originale: "The Man from St. Petersburg"
Mondadori (collana Oscar Bestsellers)
Traduzione: P. Bonomi
1982 - 336 pagine - € 9.50


Mi è capitato, nei giorni scorsi, di sbirciare tra i titoli contenuti in una libreria a casa di amici e di scorgere un vecchio racconto di uno dei miei autori preferiti: Ken Follett.
Ho letto la quarta di copertina, poi ho iniziato a leggere le prime pagine e... ne sono stato letteralmente risucchiato!
"L'uomo di Pietroburgo" è un romanzo storico... no, un thriller... o forse è meglio dire un giallo... ma anche spy-story non stona come definizione... boh! è un racconto che descrive in maniera molto accurata l'epoca nel quale è ambientato, con personaggi ben caratterizzati, e tra roventi passioni, colpi di scena e momenti di forte suspance mantiene letteralmente incollato il lettore alle pagine del libro, nonostante una trama con "intrecci" tra i soggetti e coincidenze temporali al limite dell'incredibile.

In questo racconto ho ritrovato il Ken Follett già a suo tempo apprezzato il altre spy-stories come "La cruna dell'ago" o "Il codice Rebecca"; lasciamo da parte "I pilastri della terra" e "Mondo senza fine", quelli sono due capolavori non paragonabili!

"L'uomo di Pietroburgo" è un libro veloce e appassionante che consiglio vivamente; riporto ora qualche commento dei lettori trovati nel web, buona lettura!

Un ottimo libro.... veloce e coinvolgente con un bellissimo finale....

Squallido, una vera delusione. Sempliciotto e pieno di luoghi comuni, uno stile veramente mediocre. Mi aspettavo di più...

Secondo me uno dei più bei libri scritti da Ken Follet che dà sicuramente il meglio di se nei romanzi storici, ma che qui ha superato sé stesso unendo azione e amore!! Nel finale è d'obbligo versare fiumi di lacrime! Da leggere.

Molto bello, appassionante e coinvolgente. Lo consiglio!

E' con vero dispiacere che commento in modo un po' annoiato questo romanzo a dir poco inverosimile per gli intrecci dei protagonisti, i turbamenti che subiscono nel rivedersi ben dopo 20 anni. I libri di Follett mi hanno sempre coinvolto, questo proprio no.

Lo pensavo superiore a "Notte sull'acqua", il mio primo romanzo di Ken Follett, sulla base delle recensioni che avevo letto. Oggi, terminata la lettura de "L'uomo di Pietroburgo" posso affermare che è vero il contrario e credo che ciò vada ricercato nella datazione dei due romanzi. Il romanzo oggetto di recensione è stato scritto diversi anni prima ed è evidente l'abbozzo di quello stile che farà grande Follett! Il suo cavallo di battaglia, ossia la caratterizzazione dei personaggi che giostrano in un determinato contesto, ne "L'Uomo di Pietroburgo" è appena accennata rispetto al più completo e coinvolgente, dal punto di vista in esame, "Notte sull'acqua". Un romanzo che segna l'ascesa di Ken Follett e pertanto godibile con un finale da film ed epilogo che racconta il destino dei personaggi principali, anni dopo la conclusione del romanzo. Nel complesso direi che può esser letto, ma certamente (e questo è un consiglio) prima di "Notte sull'acqua" e comunque nulla ha da regalare ad un lettore esperto.

Bello bello bello avvincente (come CODICE REBECCA), ti tiene incollato come al solito, bello anche il finale! Lo consiglio!!!

Bel libro, bella trama come ci ha da sempre abituato Follet, consigliato a chi vuole leggere un bella storia senza nulla di eccezionale: il mio voto sarebbe un 4/5 anche se gli do un 3 per paragonarlo agli altri dello stesso scrittore.

Gran bel libro, peccato il periodo in cui si svolge la vicenda, a ridosso del primo conflitto mondiale. Ci sono personaggi noti, come Winston Churchill e meno, come il protagonista. E' una storia di un anarchico e di una ragazza, quasi tutta la vicenda si svolge in una villa inglese, ma anche Londra avrà il suo spazio. Non è sicuramente il migliore di Ken Follett, ma è molto bello.

Bello, bello, bello! Alla fine ti dispiace che finisca. La storia è molto originale e ben costruita, i personaggi ben delineati; inoltre Ken Follett ancora una volta ricostruisce magistralmente l'atmosfera del tempo in cui si svolge la narrazione. Consigliatissimo! Follett resta uno dei miei scrittori preferiti (contemporanei e non).

Davvero un ottimo romanzo! Non era facile da organizzare... avrei voluto che durasse un pò di più... sta di fatto che risulta una lettura rapida e molto appassionante!

Questi libri non dovrebbero mai finire! Bravo Follett, ormai mi hai colpito appieno! Ancora una storia che ti tiene incollato al libro.

Buon Libro per Follett... ho trovato varie analogie con La Cruna Dell'Ago che per me rimane il migliore dei suoi Thriller. Comunque è stato piacevole, la storia scorre bene ed i personaggi sono ben descritti caratterialmente.

E' indubbio che si tratti di un bel libro. Concordo con chi ha notato molte analogie con la cruna dell'ago, anche se il " nostro" Feliks risulta piu' umano e "simpatico" della spia nazista. Come Trama mi ricorda anche un po' "il giorno dello sciacallo" di Forsyth. Ripeto è un libro piacevole, scorrevole, avvincente. Follet promosso a pieni voti.

Romanzo decisamente lontano da "Mondo senza fine" o da "Pilastri della terra". Si legge con facilità ed ha un finale scontato.

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