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mercoledì 10 novembre 2010

"La lacrima del diavolo" di Jeffery Deaver: impressioni a caldo

Jeffery Deaver - LA LACRIMA DEL DIAVOLO

Washington, 31 dicembre 1999. Strage nella metropolitana: la città è terrorizzata. Il Becchino, killer dalla mano ferma e dall'animo di ghiaccio, è stato assoldato per compiere una strage ogni 4 ore finché non verranno pagati 20 milioni di dollari al suo mandante, che nel frattempo ha inviato al governatore una lettera di rivendicazione dell'attentato. L'FBI è bloccata. Ma il misterioso mandante ha un banale incidente e muore, e il killer attende invano il segnale di fermarsi. Tocca a Parker Kincaid, ex agente dell'FBI e massimo esperto di documenti, cercare di smascherare Il Becchino. Unica traccia disponibile la lettera con la richiesta di denaro, dove i puntini sulle "i" hanno la forma di una lacrima.

Titolo originale: The Devil's Teardrop (1999)
Casa Editrice Rizzoli (Collana BUR Bestseller)
Trad. di Stefano Massaron
2010 - pp. 416 - € 7,00


Con "La lacrima del diavolo" Jeffery Deaver si conferma come uno dei migliori scrittori di romanzi thriller (personalmente, per me, è IL migliore).
Non puoi mai dire di aver individuato il colpevole che subito lui cambia le carte in tavola; non puoi mai metterti il cuore in pace che tanto sembra tutto ormai risolto, che immediatamente lui ti cambia lo scenario e ti costringe a ricominciare tutto daccapo, sempre col fiato grosso, appiccicato alle pagine per scoprire "come va a finire".
Un Maestro, senza dubbio; anche quando lascia da parte i suoi personaggi prediletti (Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, anche se in questo racconto Lincoln fa capolino con un prezioso cameo) e crea nuovi investigatori con nuove storie alle spalle; in questo caso Parker Kincaid, grafologo ed ex agente FBI (un peccato non averlo usato in altri romanzi, ma... mai dire mai con Deaver!).
Un libro assolutamente da leggere per tutti gli appassionati del genere.


L'AUTORE:
Jeffery Deaver, nato a Glen Ellyn nel maggio del 1950, è un affermato scrittore statunitense. Autore di romanzi thriller, è tre volte vincitore dell'Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year, si è visto assegnare il British Thumping Good Read Award ed è stato più volte finalista all'Edgar Award. L'opera prima di Jeffery Deaver, venduta in 150 paesi e tradotta in 50 lingue, dà vita al personaggio di Lincoln Rhyme, il geniale criminologo tetraplegico protagonista de Il collezionista di ossa (Sonzogno, 1998), e degli altri otto romanzi della serie a lui dedicata.


I COMMENTI DEI LETTORI:

Frenetico. Ritmo d'altissimo livello. Mai un cedimento. Colpi di scena. Personaggi ottimamente caratterizzati. Storia originale (anche se riporta al classico tema dell'eterna lotta fra il Bene e il Male, trovo la location e la trama tutto meno che banali e stereotipate), sorprese dietro a ogni pagina, il classico libro che devi per forza voltare una pagina e poi un'altra per sapere cosa succederà e così divorarlo in pochissimo tempo. Un thriller che emoziona e cattura, in perfetto stilo Deaveriano. La classe c'è e si vede.

Notevole come tutti i thriller di Deaver, questo - per quanto non recentissimo - resta un romanzo davvero avvincente, forse uno dei migliori tra quelli dove non c'è la mitica coppia investigativa Rhyme-Sachs. I colpi di scena si succedono uno dopo l'altro, ce ne sono quasi troppi direi, perchè ogni volta che ti rilassi un attimo pensando "oh finalmente" succede qualcosa che sconvolge nuovamente tutto quel che credevi di aver capito! Davvero molto bello.

Anche senza la coppia per eccellenza Rhyme-Sachs, questo thriller coinvolge pienamente il lettore con una trama mozzafiato, tanta, tantissima azione, che fa pensare al terrorismo acuito di oggi. Come sempre in ogni libro che si rispetti, non mancano i colpi di scena, la suspance, la descrizione dettagliatissima, quasi scientifica, di certe tecniche utilizzate nell'investigazione, come sempre anche grande trattazione psicologica dei personaggi. Insomma: è Deaver anche in questo libro. Personalmente avrei fatto un altro libro con protagonista Parker.

Primo approccio con questo scrittore molto conosciuto nell'ambito del thriller in tutto il mondo, però positivo solo per metà. Scrittura molto scorrevole, dialoghi a gogo e una bella infarinatura di caratterizzazione dei personaggi, almeno i principali. La trama molto intrigante nelle prime 200 pagine lascia lo spazio ad un po' di noia che però scompare nelle ultime 150. Di colpi di scena non ce ne sono molti, purtroppo, però ci sono molte occasioni per dell'azione pura (John Woo per me ne potrebbe fare, benissimo, un bel film).

Per me, Deaver è ineguagliabile; nonostante il poco tempo, mi tiene incollata alle pagine, mi fa scoprire risvolti di professioni (in questo caso esperti calligrafi) che mi affascinano e crea personaggi con caratteristiche e caratteri davvero affascinanti. Perchè un uomo è solo una macchina in grado di uccidere? Chi si cela dietro al suo agire? Come decifrare i suoi messaggi? Mai banale, mai scontato o di basso profilo ma sempre di un alto livello!!!!

E' difficile trovare un libro di Deaver che sia meglio degli altri, in quanto sono tutti scritti benissimo allo stesso modo. Tra i romanzi dove non compaiono Rhyme e Sachs, questo è quello che più mi ha tenuto incollato alle pagine per il ritmo oltremodo incalzante degli eventi. Bello, bello, bello.

Un libro di Deaver senza la coppia Lincoln Rhyme/Amelia Sachs, ma con dei validissimi sostituti che hanno dato vita a un bel romanzo del genere.
Scrittura scorrevole con continui colpi di scena e capovolgimenti di fronte, ottimi alcuni spunti dell'autore che danno al libro un alone di suspence supplentare.

Questo libro è stato il primo che ho letto di un autore che sarebbe presto diventato il mio preferito. Il ritmo è serrato, la trama avvincente e i personaggi sono ben sfaccettati, anche se trovo Parker Kinkaid un po' troppo perfetto nel duplice ruolo di padre single e agente FBI. Fino alla fine non si capisce chi sia il colpevole (cosa che mi succede con tutti i libri di Deaver, ed è la cosa che più apprezzo in lui). Un libro assolutamente da leggere!

Bah, letto con fatica, non mi ha coinvolto se non per il finale a sorpresa. I colpi di scena però sono quasi tutti non verosimili.

Ricordo che lo comprai con le migliori aspettative. Non conoscendo lo stile dell'autore, speravo di trovare un nuovo King. Errore! Pesante e inutile. Anche se c'è di peggio.

Mi piace molto Deaver, ma sono troppo legato a L. Rhyme. I suoi libri con altri personaggi non mi hanno mai convinto. In questo caso il protagonista mi stava pure antipatico e questo forse ha condizionato il libro. Certi colpi di scena li ho trovati un pò inverosimili, ma in fondo una lettura veloce e senza grosse pretese gliela si può anche dare.

Mi aspettavo di più... mi ha entusiasmato solo il finale con i vari colpi di scena. Tutto il resto l'ho trovato troppo lento, noioso, con personaggi anonimi, decisamente non all'altezza della coppia Rhyme - Sachs

Gli enigmi sono sempre facili quando si conosce la risposta. Proprio come la vita. E giudicare questo libro per me è un vero enigma. La partenza è sicuramente opaca, con qualche sprazzo di genio fino ai 3/4 di libro. Da qui si inizia a intravedere il crescendo di emozioni che Deaver è in grado di regalare, per giungere ad un inaspettato finale. Il tutto però è un concentrato mediocre, ad essere sinceri mi aspettavo qualcosina di più.

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