Clive Cussler con Craig Dirgo - "L'ORO DEI LAMA"
Lhasa, 1959. Durante la fuga del Dalai Lama viene rubata una preziosa statua del Buddha. Un tesoro dal valore inestimabile, poiché simbolo stesso del Tibet libero, ma ancor più per i documenti che cela al proprio interno. Macao, oggi. Nel porto della città cinese arriva un mercantile in disarmo, l'Oregon, per caricare dei fuochi d'artificio. Si tratta in realtà di una nave all'avanguardia, che nasconde vere e proprie meraviglie della tecnologia. L'equipaggio, agli ordini del capitano Cabrillo, è formato da uomini e donne altamente addestrati, quasi tutti provenienti dai corpi speciali dell'esercito americano, ed eccezionali quanto la missione che è stata loro affidata: recuperare la statua e riportarla nel suo luogo d'origine, per onorare una vecchia promessa ma soprattutto perché il suo contenuto segreto ha un ruolo chiave nei molti interessi in gioco sotto il Tetto del mondo. Una missione impossibile, anche perché gangster orientali, mercanti d'arte, militari fanatici e persino un folle magnate dell'informatica hanno già messo gli occhi sul Buddha d'oro.
2009 (Golden Buddha, 2003), 380 pagine, € 5,90
Traduzione di Manuela Frassi
Editore RL Libri (collana Superpocket Best Thriller)
«Cari lettori, alcuni anni fa mi resi conto che Dirk Pitt aveva bisogno di aiuto nel corso di una missione particolarmente difficile, così creai per "Alta marea" il personaggio di Juan Cabrillo, padrone di una vecchia nave dall'aspetto sconquassato chiamata Oregon. Al suo interno nascondeva meraviglie tecnologiche e il suo capitano si dimostrò un tipo veramente in gamba. Io e Craig Dirgo abbiamo lavorato assieme per creare una nuova serie di avventure con protagonista Cabrillo. In questa prima missione il suo compito sarà di recuperare un buddha d'oro rubato dai cinesi durante l'invasione del Tibet e andato poi perduto. Questo tesoro potrebbe rendere la libertà a un popolo. Un compito difficile e pericoloso affidato al capitan Cabrillo e alla sua ciurma di simpatici e avventurosi uomini (e donne!)».
(Dalla prefazione di Clive Cussler).
"L'oro dei Lama" (Golden Buddha, 2003), è il primo libro che ho letto di Clive Cussler con un protagonista diverso dal "solito" Dirk Pitt; narra le avventure di una Corporation di mercenari che girano il mondo a bordo di una nave denominata Oregon capitanata dal "presidente" Juan Cabrillo, all'apparenza una carretta dei mari ma che cela al suo interno quanto di meglio può mettere a disposizione la tecnologia moderna.
In questo caso lo scrittore statunitense è accompagnato nella stesura del libro dal Craig Dirgo... forse "accompagnato" potrebbe essere un eufemismo, tante sono le differenze sia di stile che nel metodo di narrazione rispetto ai classici di Cussler...
Il romanzo è molto articolato, a volte risulta molto difficile da seguire visti i frequentissimi salti di scena, le molteplici azioni che si svolgono in parallelo e gli intrecci a volte al limite del contorsionismo letterario (visti anche i numerosi protagonisti presenti contemporaneamente sul "set"), ma la storia è avvincente e interessante, con un'ottima ambientazione storica.
Un libro ottimo se siete amanti del genere thriller-avventuroso, che vedrei bene anche come soggetto per un film, soprattutto le vicende ambientate a Macao, con l'organizzazione del furto del Buddha d'oro al party del miliardario cinese che mi ha fatto tornare alla mente la serie cinematografica degli "Ocean's Eleven, Twelve e Thirteen" con George Clooney e Brad Pitt...
A me è piaciuto molto e sono ora curioso di leggere le altre avventure della saga di Juan Cabrillo; ma i giudizi sul questo libro trovati in rete non sono del tutto favorevoli... ne riporto qualcuno, buona lettura!
La trama è debolina, i personaggi sono troppi ed il lettore fatica a costruirsi un chiaro quadro della vicenda. Gli appassionati lettori di Cussler, che lo seguono dai tempi di Vortice in trepidante attesa di ogni nuova uscita, non possono fare a meno di leggere anche questo volume ma gli altri...
Pessimo... dispiace dare certe valutazioni ad un libro di Cussler ma la collaborazione con Craig Dirgo proprio non convince. Quando bisogna elencare i personaggi e il loro ruolo significa che durante la lettura si fatica a farsi un'idea dei loro nomi e dei rispettivi ruoli all'interno del romanzo... peccato perchè la trama sembra essere originale ma l'accozzaglia di interpreti rende il tutto troppo frammentario e poco scorrevole. Meglio ritornare ai vecchi cavalli di battaglia Pitt e Giordino o seguire l'altro filone (Kemprecos) che è decisamente più chiaro e interessante (vedasi "Tempesta al Polo")
L'idea è molto buona, il ritmo non delude e le ambientazioni neanche. Troppi i personaggi e troppi gli intrecci di azioni sparse in giro per il globo, nel finale sopratutto non si capiva più chi stava facendo cosa! e per finire io avrei messo qualche decesso o qualche ferito grave nella squadra, troppi superuomini... ciò non toglie che il tocco di Cussler c'è, la storia è comunque avvincente e interessante e si fa leggere. Ancora lontano dalle avventure di Pitt. Apprezzabile.
Un libro bello, veloce da leggere e molto avvincente... portando questi nuovi personaggi alla ribalta, Clive Cussler porta il lettore a non sganciarsi dal libro. Chi si aspetta una storia stile Pitt-Austin si troverà invece ad un nuovo tipo di avventura, tutto da sviluppare nei nuovi racconti...
Ho letto nei siti americani molti giudizi particolarmente negativi su questo romanzo. Non volevo crederci o almeno ci speravo. Un'incredibile caos di situazioni e di personaggi, un continuo cambio di scena, la storia che non riesce mai a decollare. Il romanzo più brutto in assoluto di Cussler, è riuscito a fare peggio dello "Zar degli oceani"!!! No, non può averlo scritto lui, l'ha scritto Dirgo. Mah, speriamo in "treasure of Khan" dove pare ci sia il ritorno alla grande di Pitt e Giordino.
Nuovi personaggi, forse troppi per tenere sotto controllo la narrazione, ma comunque un romanzo molto avvincente.
E' un libro scorrevole, di facile lettura ma raramente si rimane col fiato sospeso. Un po' scontato. Comunque abbastanza godibile.
Disastroso. Ho appena finito di leggerlo. DELUSO è un eufemismo per quello che provo. Clive avrebbe potuto risparmiare qualche albero se avesse deciso di non pubblicare questo pseudo romanzo. Ma dai, un gruppo di mercenari che riesce a fare una rivoluzione in Cina con quest'ultimi che calano brache. Senza capo né coda. L'unica nota positiva è la scelta del Whisky che beve Cabrillo, tutto il resto è il nulla più totale. Carta sprecata, ma perchè Clive si ostina a fare favori agli amici facendoli scrivere al posto suo?
Molta azione e una storia appassionante. Personaggi ben caratterizzati. Stupendo.
Nuovi personaggi, nuove avventure ma l'autore non riesce a creare quella suspence che avvinceva e ti seguiva fino alla fine con Dirk Pitt. Non è essenziale leggerlo.
Mi dispiace per Clive Cussler, di cui posseggo tutti i libri pubblicati in Italia, ma il romanzo risulta pesante. Troppi personaggi rendono la trama complicata e difficile da seguire, troppi dettagli inutili per un romanzo tutto sommato macchinoso. Apprezzabile la parte centrale del romanzo e le scene che si susseguono a Macao, ma giudizio complessivamente molto scarso.
Ho letto tutti i libri di Cussler, ma questo non mi è piaciuto molto. Non ho trovato la stessa trama coinvolgente come negli altri libri, i personaggi sono astratti, non coinvolgono come gli altri.
Troppi, troppissimi personaggi, e la lettura più che un piacere diventa una fatica abnorme. Rimpiango i tempi di Pitt, quando non vedevo l'ora che fosse sera per mettermi a letto e proseguire con il romanzo fino a notte fonda! Con questo (che devo dire la verità non ho ancora finito) sbircio in avanti per vedere dove finisce il capitolo... e spero di non addormentarmi prima. Il che è tutto dire! Come fare poi ad affezionarsi a Cabrillo & (innumerevoli) soci? In fondo di mercenari ne abbiamo già a sufficienza nella vita "reale" per ritrovarceli anche nelle trame romanzesche. Clive, riprendi in mano Dirk&Al e fatti la domanda del PauL Sheldon di Misery: "Puoi?"...
Bel libro nel quale si riscopre un ottimo Clive Cussler in una nuova ed avvincente saga.
Sono da sempre un ammiratore dei libri di Cussler, ma questo è francamente illeggibile! Concordo con i giudizi espressi dagli altri lettori: trama troppo spezzettata e una quantità impressionante di personaggi che attenta alla memoria anche del più attento lettore. Questo romanzo inaugura in Italia gli "Oregon Files", ma credo proprio che il capitano Cabrillo non avrà la stessa fortuna di Dirk Pitt, Kurt Austin e soci. Considerata la differenza con gli altri libri dello stesso autore, l'unica spiegazione che riesco a darmi è che il libro non sia stato scritto da lui, ma da Dirgo.
Che non sia un libro eccezionale ci può starr... che sia un flop decisamente no!!! Forse la sicurezza e le incredibili risorse che il team di Cabrillo ha a disposizione toglie al lettore l'opportunità di preoccuparsi per la sorte dei protagonisti... che hanno sempre una via d'uscita pronta... ma in ogni caso la vicenda storica è molto avvincente e inoltre si distacca da molti nei romanzi in cui ci si riduce ad una lotta contro una fantomatica organizzazione o multinazionale che ha secondi fini celati alquanto inverosimili... in ogni caso... non me la sento di criticare uno dei miei autori preferiti nel genere...
Devo convenire che i troppi personaggi rendono il romanzo molto difficoltoso da seguire; è forse il primo libro di Cussler che non mi convince.
Da appassionato di Cussler devo sinceramente dire che il libro è stato una delusione: manca decisamente di ritmo e la narrazione risulta a tratti davvero noiosa. Il sospetto è che il racconto non esca dalla penna di Cussler, ma solo da quella di Dirgo: speriamo che Cussler ci riproponga in fretta le storie di Dirk Pitt dei tempi d'oro (tipo Sahara, Atlandide, ecc...).
Una delusione. Troppi personaggi, una trama non avvincente, un ritmo troppo lento. Il Dalai Lama non viene quasi mai citato (salvo all'inizio e alla fine). L'idea originale era bella, ma il romanzo si perde nel raccontare scene d'azione, quali il recupero del Buddha d'oro a Macao e l'avventura cubana all'inizio. L'ambientazione ne ha risentito, dato che la vicenda non si svolge quasi mai in Tibet, luogo meraviglioso, ma nei sotterranei della città e nei palazzi del potere.
Semplicemente una delusione. Mi aspettavo molto di più. Un succedersi di scene d'azione senza uno sviluppo narrativo convincente e attraente. Ho fatto fatica a finirlo (mai successo con altri libri di Cussler)
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